Avevo trovato un invito a scrivere due parole sulla mia pratica personale in merito alla spada di Wudang. Forse l’ho sognato. Comunque sia, le impressioni che mi rimangono dopo questi primi incontri, sono... gioiose! Il coinvolgimento interiore possiede altri connotati rispetto alla Forma di Spada di Bodhidarma propria al Kung-Fu di Shaolin, ove la tecnica esprime l'assolutezza di una intensa presa sulla volonta’ che viene affinata in consonanza al filo stesso della spada che ne e’ la protagonista.
Nella spada di Wudang invece osservo un coinvolgimento interno più artistico con minori punti di riferimento spaziali per la mente, la quale si svuota di necessità “se vuole riuscire”, in un profondo invito al sentire tale forma nel vuoto di circolarità e spirali simili alle volute d'incenso nel buio della notte, che richiamano principi di verità oggettive.
Il lavoro poi di memorizzare prima, e poi interiorizzare i temi stessi delle gestualità, simili ad haiku, in sequenza, aiutano ad intuire gli archetipi marziali sottesi, archetipi che dapprima nella mente e poi nell'azione del movimento prendono vita.
Principi di verità si decrittano al mio sentire, tanto più’ assoluti quanto più’ immortali nell'indicarci una Via...
Tommaso Marchi

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